DOMANDE FREQUENTI

Cosa puoi osservare del tuo bambino nei vari contesti della vita quotidiana? Quando chiedere l’intervento dell’ergoterapista?

Voi genitori siete i principali osservatori del vostro bambino, avete l’opportunità di vederlo giocare, svolgere le attività e socializzare. È importante tenere in considerazione l’età del vostro bambino e non generalizzare per non doversi allarmare inutilmente. Ecco alcuni esempi di attività che potete segnalare al pediatra:

 

Attività di gioco e del tempo libero

Quando giochi con il tuo bambino, quando gioca da solo o con altri coetanei puoi notare alcune particolarità come ad esempio:

  • Presenta un gioco simbolico poco sviluppato (Giocare a “far finta”)
  • È goffo nel gioco e nelle attività manuali
  • Fatica nelle attività sportive
  • Evita il parco giochi
  • Non ama disegnare
  • Svolge pochi giochi in comune con i coetanei
  • Evita i giochi con i contatti fisici

 

A scuola

Osservando il tuo bambino durante l’esecuzione dei compiti a casa puoi notare alcune difficoltà che riguardano vari campi legati alle competenze scolastiche come ad esempio:

  • Ha una presa della matita difficoltosa
  • Ha difficoltà ad utilizzare correttamente forbici, pennelli, aghi, ecc.
  • È lento nella scrittura o nella lettura
  • Ha difficoltà a contare
  • Ha difficoltà di memoria

Anche il/la docente può segnalarti alcune di queste difficoltà o altre problematiche che insorgono durante le ore scolastiche.

 

Vita quotidiana

Le attività di vita quotidiana sono all’ordine del giorno. Azioni che sembrano facili per alcuni bambini, per altri possono essere difficoltose come ad esempio:

  • Ha difficoltà nell’utilizzo di oggetti quotidiani (posate, spazzolino, pettine, ecc)
  • Non lava volentieri mani e denti
  • Ha difficoltà a vestirsi e svestirsi in modo autonomo (allacciare bottoni, stringhe, mettere le scarpe, ecc.)
  • Mostra disturbi nell’alimentazione (grande fastidio verso alcune consistenze, gusti, odori)
  • Non mostra iniziativa e interesse per le attività in generale

 

Interazioni sociali

I bambini interagiscono tra loro e con gli adulti, si possono anche notare alcune particolarità come ad esempio:

  • Ha comportamenti aggressivi verso se stesso e gli altri
  • Preferisce stare con gli adulti piuttosto che con i compagni
  • Non sembra ascoltare quando gli si parla
  • Interrompe gli altri e disturba
Cosa devo fare quando vorrei fare una valutazione ergoterapica?

Per prima cosa dovresti condividere le tue preoccupazioni o dubbi su tuo figlio con il pediatra che potrebbe indirizzarti verso una valutazione ergoterapica.

La valutazione ergoterapica dev’essere prescritta dal pediatra, che ha la possibilità di richiedere due sedute di valutazione per determinare la necessità e stabilire gli obbiettivi dell’intervento in ergoterapia. L’ergoterapia figura tra le prestazioni di base della LaMal ed è rimborsata dalle Casse Malati. Secondo la diagnosi e l’età del bambino, l’ergoterapia è rimborsata anche dall’Assicurazione Invalidità, nel quadro delle misure sanitarie.

Come si svolge la valutazione?

Inizialmente, tramite una telefonata si pianifica la data della valutazione. Inoltre, si approfitta per condividere le preoccupazioni e fornire all’ergoterapista tutte le informazioni utili per impostare in modo mirato la valutazione.

La valutazione si svolge di solito con la presenza di un genitore durante la prima seduta e individualmente durante la seconda seduta per dare modo al terapista di osservare il bambino in una relazione a due. Al bambino vengono sottoposte valutazioni standardizzate o osservazioni diagnostiche. Dopo aver redatto un rapporto, l’ergoterapista prende contatto con la famiglia per discutere della valutazione.

Quanto dura di solito la presa a carico in ergoterapia?

La durata della presa a carico varia in base agli obiettivi di lavoro che l’ergoterapista si pone per il bambino. Se gli obiettivi sono delle abilità concrete come per esempio allacciarsi le scarpe, migliorare l’impugnatura della matita, l’intervento è più corto e può durare da uno a tre cicli di terapia (9 sedute a ciclo). Se gli obiettivi sono più trasversali e più complessi come migliorare l’attenzione, la coordinazione motoria o sviluppare la grafo-motricità, l’intervento può anche durare un anno o più.

La terapia si conclude quando il bambino ha raggiunto gli obiettivi, oppure quando ha trovato le strategie necessarie a compensare le sue difficoltà. In generale, la conclusione del percorso terapeutico viene concordata con la famiglia, il pediatra e la rete.

Che casistica segue il centro ergoterapia alla valle?

Lavoriamo con bambini e adolescenti con difficoltà nelle attività della vita quotidiana come:

– bambini con disturbi dello sviluppo motorio

– bambini con disturbi di percezione

– bambini con scarse capacità di organizzazione e pianificazione

– bambini con disturbi del comportamento

– bambini con trisomia, disturbi dello spettro autistico, paresi cerebrali infantili, traumi cranio-cerebrali e altre sindromi.

– bambini con disturbi dell’attenzione con o senza iperattività

– bambini con disturbi visuo-spaziali

– bambini con disturbi dell’alimentazione